IL SILENZIO INTERIORE di Anonimo

IL SILENZIO INTERIORE

Il ritmo della vita moderna allontana sempre più l’uomo dalle ricchezze interiori e da quelle esteriori di una vita naturale, semplice e felice. Quanti hanno un rapporto armonioso con sé stessi? La maggior parte di noi fugge il silenzio e la solitudine.
Eppure il silenzio è una sorgente inesauribile di forze nervose, psichiche e spirituali. La nostra razza, agitata e inquieta, ne ha un immenso bisogno. Il rumore e l’agitazione sono i maggiori mali della nostra epoca.
Coloro che attuano il vero silenzio, che non è soltanto assenza di rumori esterni, oggi, purtroppo, sono pochissimi.

Il silenzio interiore è la più importante forma di silenzio.

Si tratta della pace e dell’armonia della mente. La quiete della mente è indispensabile per poter scoprire ed esplorare le zone più profonde della nostra coscienza. In questi profondi abissi sono nascoste le ricchezze del nostro vero essere.
Più ci conosciamo più siamo in grado di superarci. Conoscersi per superarsi. Questo è lo scopo della vita.
L’infinita meraviglia del vero amore e della coscienza non personale, che ci uniscono a tutto l’universo, possiamo viverli grazie al silenzio interiore. Ma prima di ottenerlo è necessario acquisire il perfetto silenzio della mente.
Il metodo che propongono le discipline come lo Yoga, per rendere quieta e pacifica la mente, spesso è l’opposto dei metodi tradizionali della concentrazione mentale, che si basano sulla forza di volontà e sull’intensa disciplina dell’”io”.
Qui si tratta di un processo di sperimentazione al tempo stesso semplice e naturale, i cui elementi principali sono evocati nell’Advaita, nel Ch’an, nello Zen e nel pensiero di Krishnamûrti.

L’eccessivo sviluppo della volontà irrigidisce la mente. E questo irrigidimento non ci consente di discendere nelle zone profonde della nostra coscienza. La realtà spirituale che risiede oltre il pensiero è così delicata, fine e sottile, che per averne conoscenza dobbiamo eliminare ogni tensione psichica. Le condizioni indispensabili per avere una perfetta disponibilità interiore consistono in una estrema flessibilità e agibilità della mente, che la rendono versatile e, in una forma di superiore sensibilità, perfettamente lucida, trasparente, distesa.
Quando invece riusciamo a ottenere il silenzio interiore mediante la volontà, otteniamo un qualcosa che è artificiale, non spontaneo, e perciò carico di tensioni. Un saggio si domanderebbe subito chi comanda siffatto silenzio interiore e per quali motivi esso è stato attuato.
Il vero silenzio interiore non è il risultato del dominio dell’io. E’ la consapevolezza di quelle energie che tengono l’io in continua agitazione. E occorre avere la capacità di sciogliere questa sua continua tensione. Come afferma Krishnamûrti: “L’io non può sciogliere l’io”. Tuttavia nel cuore profondo dell’io vive una comprensione che è una scintilla della Coscienza cosmica, del nostro Sé, che supera tutte le forme di “io”.
Occorre quindi scoprire come funziona la mente e qual è il significato della sua attività. Occorre conoscere il processo di creazione delle nostre emozioni e dei nostri pensieri per poter raggiungere il regno dello spirito.


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