Yoga d’estate – di Roberto Fontanella

Praticare yoga in estate, oltre a mantenere i benefici degli incontri che abbiamo fatto nel corso dell’anno, può essere un momento in cui possiamo sperimentare l’unione con la Natura che ci circonda e che cambia.

Quanta bellezza e serenità arriva da una pratica in riva al mare o in un prato di montagna?

Quindi, se facciamo le valige, non scordiamoci il tappetino !

 

Ma anche se rimaniamo in città, perché non approfittare per una bella pratica in un parco?

A diretto contatto con la Natura possiamo ringraziarla per tutte le meraviglie che ci offre e che  possiamo assaporare con tutti i nostri organi di senso.

E se non abbiamo la possibilità di uscire all’aperto, creiamo lo “spazio sacro” nella nostra abitazione: una piccola preparazione, come accendere una candela o un incenso o mettere un fiore accanto a noi, purifica l’ambiente e lo rende più grazioso ed accogliente.

In ogni caso e ovunque siamo, facciamo in modo da non essere disturbati nel posto che scegliamo e che diventa il nostro spazio di rigenerazione !

 

Per quanto riguarda l’ orario, d’estate è meglio al mattino presto, con una pratica “energizzante”, oppure alla sera, con una pratica “più rilassante” in modo da non aumentare la temperatura corporea. Pratichiamo a stomaco vuoto ed evitiamo l’attività nelle ore centrali della giornata.

Usiamo sempre vestiti comodi e leggeri, meglio di cotone, con il nostro tappetino sul quale abbiamo imparato a conoscerci in modo più consapevole.

Quanto praticare ? La motivazione è importante, ma possono esserci giorni in cui non abbiamo voglia…Comunque prendere con noi stessi un impegno costante, anche se di breve durata, può costituire un metodo di autodisciplina molto importante per la nostra crescita. In ogni caso, la parola d’ordine è…praticare, con calma!

E soprattutto cerchiamo di avere un atteggiamento equilibrato, rispettando i nostri limiti!

Roberto


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